Valencia celebra i 30 anni della migliore arte urbana della città con una mostra gratuita presso il Centre del Carme Cultura Contemporània (CCCC). Principios è una mostra che non solo riunisce 10 nomi fondamentali dell’arte urbana valenciana, ma propone anche un viaggio corale attraverso tre decenni di creatività insurrezionale, colore e messaggio.
Nello specifico, la mostra presenta le opere di Barbiturikills, Cachetejack, David de Limón, Deih, Dulk, Hyuro, Julieta xlf, Pichiavo, Vinz Feel Free e Xelon. 10 artisti. 10 traiettorie. 10 modi di guardare, di dipingere, di stare in strada.
Come si presenta la mostra “Principi”

Nella Sala Carlos Pérez del CCCC, ognuno di loro erige un muro – letterale e simbolico – che riassume i suoi inizi, i suoi impulsi estetici, le sue ossessioni tematiche e, soprattutto, la sua evoluzione.
Perché Principios, nonostante il titolo, non è solo nostalgia: è anche una rivendicazione del presente e un posizionamento verso il futuro dell’arte urbana come disciplina, linguaggio e strumento culturale.
La storia si costruisce muro dopo muro. Con un’opera inedita dipinta espressamente da ogni artista (tranne nel caso di Hyuro, morto nel 2020, la cui parete diventa un tributo emotivo), con pubblicazioni, oggetti personali e una timeline che contestualizza le loro traiettorie.

La mostra ripercorre anche l’impatto internazionale di questa generazione di artisti: dalla presenza di Pichiavo sul leggendario Houston-Bowery Wall di New York al Leone d’Oro di Cachetejack a Cannes, fino alla nomina di Dulk ad ambasciatore del National Geographic.
Ma al di là dei risultati individuali, Principios è soprattutto la radiografia di un movimento nato senza permesso, sotto la luna e con la vernice spray in mano. ” Abbiamo iniziato tutti di notte”, ricorda Vinz Feel Free, curatore della mostra e uno dei protagonisti.
Ogni murale, un manifesto. Dal viaggio introspettivo di Barbiturikills alla difesa della diversità sessuale di Vinz, passando per il pacifismo di Julieta xlf, la critica sociale di Hyuro o l’impulso ecologico di Dulk e Xelon. C’è persino spazio per un ritorno simbolico, come quello di Pichiavo, che recupera il linguaggio degli esordi per reinterpretarlo dal suo presente artistico.
In definitiva, Principios non è solo una mostra: è una rivendicazione. Un gesto di rispetto istituzionale per chi ha rotto gli schemi senza aspettarsi nulla in cambio. È un modo per dire, a chiare lettere, che l’arte urbana non è un incidente di percorso, ma una forma legittima di espressione culturale.
La mostra è visitabile fino al 26 ottobre presso il Centre del Carme Cultura Contemporània.